Il quadro normativo sullo stress lavoro-correlato PDF Stampa E-mail

 

E' di pochi mesi fa la redazione del nuovo Testo Unico su Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro, che modifica  le precedenti disposizioni della Legge 626/94. Tra le novità ci sembra molto significativa quella che riguarda l'inserimento dello stress come fattore complesso che incide direttamente sulla qualità del lavoro e sul benessere delle organizzazioni.

Stress sul Lavoro

Altrettanto recente è l’accordo interconfederale (9 giugno 2008) con il quale viene recepito l’accordo europeo del 2004, e il testo del D.Lgs n. 81/2008 che nella Salute e sicurezza sul lavoro, sancisce definitivamente la necessità di valutare e intervenire sullo stress lavoro-correlato.

Nel marzo 2002, la Commissione delle Comunità europee, aveva pubblicato una nuova strategia comunitaria per la salute e la sicurezza 2002-2006.

Il Parlamento europeo mediante una importante risoluzione aveva ribadito la necessità sul livello europeo di individuare «obiettivi comuni comparabili e comprendenti un piano d'azione per il rafforzamento dell'attuazione, del controllo e della valutazione delle direttive esistenti in materia di salute e sicurezza dei lavoratori, nonché comprendenti iniziative per i rischi tuttora scoperti o parzialmente coperti, quali i (…) nuovi rischi emergenti quali lo stress (…) e le nuove situazioni di lavoro e promuovere il ricorso ad analisi di rischio quali componenti di un approccio preventivo».

Nell’ottobre 2004 era stato siglato il primo Accordo Bilaterale Europeo (a natura vincolante per le parti firmatarie) dalle delegazioni negoziali dei datori di lavoro e dei lavoratori di tutti i paesi membri europei. L’accordo riconosce lo stress come un fenomeno che può interessare tutti i posti di lavoro e qualunque lavoratore e invita a prestare attenzione a tutti i segnali che potrebbero ricondurre a situazioni lavorative particolarmente esposte a tale rischio.

Con il D.M. 27 Aprile 2004 era stato aggiornato l’elenco delle malattie per le quali è obbligatoria la denuncia contro gli infortuni e le malattie professionali. Nella Lista II sono state previste anche le disfunzioni della organizzazione del lavoro (con malattie psichiche e psicosomatiche derivanti da costrittività organizzativa quale disturbo da stress).

Lo Stress e il disagio psico-fisico nei luoghi di lavoro non sono più un problema occasionale ed individuale, ma vanno assumendo le proporzioni di un fenomeno globale, che colpisce ogni categoria professionale, in ogni luogo di lavoro ed in ogni paese, e assurge a fattore invalidante del lavoratore e della persona in generale, così come riconosciuto espressamente anche dal  D.Lgs.23/2/2000 n°38.

Lo stress, inoltre, è al secondo posto tra i problemi di salute connessi con il lavoro ed interessa il 28% dei lavoratori dell’Unione Europea (dati al 2002).

Questo tema lancia una sfida importante alla cultura d'impresa, che è chiamata, visti i costi umani ed economici del problema, a riconoscere il fenomeno e a cogliere non solo i vincoli, ma anche le opportunità di una valutazione integrata dello stress in azienda.

 

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